Il CIBRA nasce nel 1989 come “Centro Interdisciplinare di Bioacustica”, e dopo pochi anni il laboratorio cambia denominazione e diventa “Centro Interdisciplinare di Bioacustica e Ricerche Ambientali” per indicare la valenza e le applicazioni della bioacustica nel settore ambientale, in particolare per il monitoraggio e la tutela della biodiversità. Nei primi anni ’90 il gruppo di lavoro, sotto la guida di Gianni Pavan, era formato da Junio Fabrizio Borsani, Claudio Fossati, Michele Manghi, Marco Priano e successivamente Giovanni Caltavuturo.

Nel 1994 si svolge la prima crociera di ricerca dedicata ai mammiferi marini, con strumentazione all’avanguardia. Da allora l’attività in mare è stata costante. In Laboratorio si progettavano e realizzavano strumenti, protocolli di raccolta dati, sistemi di analisi incluso il software di visualizzazione spettrografica SeaPro. In mare si applicavano e testavano le soluzioni create. Proprio questo approccio, basato su sviluppo e applicazione pratica, ha portato il gruppo a dotarsi di competenze complete ed efficaci, che ora trovano riscontro nei molteplici rilievi di rumore ambientale e inquinamento acustico che il CIBRA conduce in collaborazione con realtà esterne. Negli oltre 30 anni di attività, il Centro si è ampiamente affermato in Italia e all’estero sui temi di ricerca legati all’acustica subacquea e allo studio e protezione dei mammiferi marini. Quest’ultimo tema, in particolare, si è sviluppato soprattutto in relazione al problema dell’impatto del rumore prodotto dall’uomo, ad esempio con i sonar navali, le prospezioni geofisiche con airgun, con il traffico navale, e anche con le sempre più numerose attività industriali in mare, come gli impianti eolici offshore. Queste ricerche di più ampio respiro si avvicinano ai temi dell’ecologia acustica e dell’acustica ambientale fino a portare il CIBRA a partecipare alla nascita nel 2014 di una nuova disciplina, l’Ecoacustica, che coniuga appunto bioacustica ed ecologia, e alla fondazione della International Ecoacoustic Society.
Didattica
Nel 2006 viene istituito il corso di “Bioacustica Terrestre e Marina” nell’ambito della Laurea Magistrale in Scienze della Natura. Data l’unicità del corso – affidato a Gianni Pavan, ricercatore all’Università di Pavia dal 2005 – si aprono nuove prospettive di formazione per gli studenti, non solo pavesi ma anche di altri Atenei. Successivamente rinominato in “Bioacustica”, oggi è un insegnamento a libera scelta da 6 CFU nella Laurea Magistrale in Conservazione della Biodiversità, Didattica e Comunicazione Scientifica e in quella di Biologia Sperimentale ed Applicata. Presso il CIBRA sono state realizzate numerose tesi di laurea, triennali, magistrali, e di dottorato, anche in collaborazione con altre università italiane e straniere.
Dopo la scomparsa di Gianni Pavan nel 2023, il corso è attualmente tenuto, come docente a contratto, da Claudio Fossati. Le lezioni guidano gli studenti nel mondo della bioacustica, partendo dalle basi fisiche del suono e della sua propagazione, facendo poi una carrellata sulle vocalizzazioni delle varie classi di animali e sul loro significato etologico ed evolutivo. Vengono affrontati i temi dell’inquinamento sonoro e le relative tecniche di mitigazione. Vengono infine illustrati gli strumenti di registrazione e analisi del suono, con numerosi riferimenti pratici correlati alle ricerche in corso.
Ricerca e collaborazioni
Il CIBRA, nel corso degli anni, ha sviluppato importanti collaborazioni nazionali e internazionali: Marina Militare Italiana; NATO SACLANT Centre (poi NURC ora CMRE) nel progetto internazionale SOLMAR/MMRMP; dal 1999 al 2003 è stato finanziato dall’Office of Naval Research (USA) per condurre ricerche di bioacustica subacquea in partnership con il NURC e Woods Hole Oceanographic Institution.
Ha collaborato con la Columbia University – Lamont-Doherty Earth Observatory partecipando a numerose crociere sismiche per monitorare i mammiferi marini e fornire consulenza nell’applicazione delle mitigation policies richieste dal governo statunitense a protezione delle specie in oggetto; con lo SPAWAR Center della US Navy per gli studi sugli spiaggiamenti degli Ziphius cavirostris, e con l’International Whaling Commission. Con EDA European Defence Agency per la protezione dei mammiferi marini durante le esercitazioni militari. Ha contribuito in maniera sostanziale alla stesura delle “Mitigation policies” di ACCOBAMS, NATO e NMFS (National Marine Fishery Service, USA).
Dal 2004 collabora con ACCOBAMS e con il Ministero dell’Ambiente per la protezione dei mammiferi marini sul fronte del rumore subacqueo, per cui il CIBRA ha acquisito importanti competenze per le quali è spesso invitato a partecipare a crociere oceanografiche con il personale e gli strumenti sviluppati in proprio. In tale ambito il suo personale è stato invitato in Brasile e a Taiwan (su incarico della Commissione Europea) nelle fasi autorizzative preliminari per impianti eolici offshore.
In Italia collabora con il Museo di Storia Naturale di Milano; la Facoltà di Scienze Veterinarie dell’Università di Padova; l’Acquario di Genova; l’Istituto Tethys; il CONISMA (Consorzio Nazionale Interuniversitario per le Scienze del Mare); il Raggruppamento Carabinieri Biodiversità (in precedenza Corpo Forestale dello Stato); l’ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale).
Dal 2000 ha collaborato con l’INFN (Istituto Nazionale di Fisica Nucleare) e l’INGV (Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia) ai progetti NEMOKM3NET, EMSO e SMO per il monitoraggio acustico dell’ambiente subacqueo con piattaforme cablate in fibra ottica.
Il Ministero dell’Ambiente ha commissionato al Centro Interdisciplinare di Bioacustica e Ricerche Ambientali dell’Università di Pavia la realizzazione e il mantenimento della Banca Dati Nazionale sugli Spiaggiamenti di Mammiferi Marini sulle coste nazionali sotto l’egida di ACCOBAMS (Agreement on the Conservation of Cetaceans of the Black Sea, Mediterranean Sea and Contiguous Atlantic Area) e di PELAGOS, attualmente curata dalla dr Michela Podestà, Museo di Storia Naturale di Milano. Ha inoltre partecipato alle fasi iniziali della realizzazione del Registro Nazionale dei Rumori Impulsivi.
Attualmente collabora con l’Università di Tolone e con il Centre National de la Recherche Scientifique-CNRS (Francia) per il progetto EUROPAM e con PELAGOS per i progetti TURSIONET e CLAPS.