Office de l’Environnement de la Corse – Uffiziu di l’Ambiante di a Corsica

All’inizio del 2022, è stato sottoposto un questionario a 15 pescatori che lavorano nella riserva naturale dei Bucchi di Bunifaziu gestita dall’Ente per la pesca della Corsica (il 58% della flotta attiva nella riserva naturale). Le loro risposte sono state utilizzate per determinare i pescatori da contattare e per indirizzare le reti da pesca per la seconda fase del progetto. Alcuni problemi tecnici con la sonda hanno ritardato la raccolta delle registrazioni nel 2022. Una seconda sonda è stata ricevuta nel novembre 2022. Nel 2023 hanno partecipato 5 pescatori e sono state effettuate 15 immersioni per circa 350 ore di registrazioni continue. Due pescatori hanno osservato i delfini intorno alle loro reti durante le registrazioni, con diverse catture degradate che mostravano segni tipici della predazione dei tursiopi, il che fa ben sperare in possibili risultati che potrebbero essere sfruttati dalle squadre italiane.

Lo studio è proseguito nel 2024 grazie al coinvolgimento dei pescatori artigianali dei Bucchi di Bunifaziu, desiderosi di partecipare a progetti di ricerca volti a limitare le interazioni tra reti da pesca e Tursiops truncatus (danni alle attrezzature e predazione). Il monitoraggio della piccola pesca costiera e artigianale effettuato da osservatori scientifici a bordo dei pescherecci mostra che le catture accidentali sono estremamente rare per il tipo di attività praticata dalla flotta dell’isola.

Marion Bouet

Osservatrice a bordo di pescherecci da pesca costiera (PPC) corsi dal 2018, attualmente coordino, sotto la supervisione della responsabile del progetto Marie-Catherine Santoni, il monitoraggio di questa attività in tutta la Corsica nell’ambito del programma CF-DCF. Questa campagna ittica è sotto la responsabilità del servizio APMIL (Aree protette del mare, delle isole e del litorale) dell’OEC e finanziata nell’ambito del partenariato DCF animato dalla DGAMPA (Direzione Generale degli Affari Marittimi, della Pesca e dell’Acquacoltura) dell’amministrazione francese. Questo lavoro ha lo scopo di raccogliere dati scientifici affidabili che possano essere utilizzati a sostegno della pesca artigianale insulare e al riconoscimento delle sue specificità. Dalla sua introduzione nel 2017, il protocollo di monitoraggio della PCP include una sezione relativa alle osservazioni in mare dei cetacei intorno alle navi in attività di pesca, ai danni causati a questi attrezzi e alle catture di pesci dalle interazioni con i cetacei, in particolare i delfini tursiopi Tursiops truncatus. Questo protocollo si basa sulla lunga esperienza della RNBB (Riserva Naturale delle Bocche di Bonifacio) in questo campo. Gli osservatori CF-DCF sono addestrati a riconoscere le specie e i segni di interazione (strappi tipici delle reti o dei pesci).

Essendo la persona incaricata del monitoraggio della pesca professionale all’interno del polo “Monitoraggio scientifico”, mi occupo della parte “sul campo” del progetto Tursionet, fungendo da collegamento con i pescatori della prud’homie di Bonifacio e recuperando i dati raccolti dal registratore.